INTEGRAZIONE-GIOVANI, A FROSINONE E’ SEMPRE FESTA GRANDE

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FROSINONE – Nella full-immersion di conferenze stampa sul tema-Academy, la seconda ha riguardato l’interessante progetto di integrazione-giovani presentato nello scorso mese di novembre. Un progetto che ha visto impegnati da gennaio a giugno circa 60 ragazzi e ragazze di Case Famiglia della provincia, integrati nelle formazioni Under dell’Academy. Partiamo dalla fine: è stato un successo a 360 gradi.

Ha aperto il giro di interventi il direttore Gualtieri: “Il ringraziamento obbligata va a tutti i presenti e ancora una volta al presidente Lunghi che ha proposto al Frosinone questo progetto di integrazione che dà la possibilità avvicinarsi al calcio giocato con i nostri ragazzi dell’Academy. Una bella opportunità per tutti e che magari darà in prospettiva la possibilità di scoprire che qualche ragazzo ha doti importanti. Noi siamo rimasti molto contenti a tal punto che abbiamo intenzione di ripetere l’esperienza. A settembre c’è l’intenzione di rimodularla e di coinvolgere di nuovo tanti giovani appassionati di calcio che gravitano nella Case famiglia del territorio. Ci sono arrivati tanti complimenti anche dalla Lega di serie B e da altre società. Ci sono state richieste dettagliate circa l’andamento del progetto. Molti Club ci hanno chiesto informazioni per replicarlo nelle varie città. Immaginate se questa cosa venisse replicata in tutta la serie A e la serie B. Frosinone diventerebbe ‘pilota’ di una iniziativa unica a livello nazionale”.

E’ la volta del presidente dell’Academy, Luigi Lunghi, 15 anni di esperienza attiva e fattiva nel Frosinone. “Innanzitutto io voglio ringraziare Gianfranco Veloccia (il papà Quirino, fu il ‘Massaggiatore’ con la M maiuscola nel Frosinone solo ‘pane, amore e fantasia’ per quasi venti anni, ndr), l’ideatore di questo progetto. E’ stato un grande successo, lo ribadisco con forza. Il ringraziamento va ai responsabili delle Case Famiglia. Quanto ai ragazzi, c’è stata la loro voglia, la forza di esserci sempre, di sapersi adeguare alla regole: da qui il successo. L’idea nostra era quella di farli allenare con i nostri ragazzi. Come ha già detto il direttore Gualtieri, andremo sicuramente a riproporlo nella nuova stagione”:

La Guest Area piena, tanti i ragazzi dell’Academy, tanti i ragazzi (tutti egiziani) che hanno aderito al progetto. Al loro fianco il tecnico Giuliano Farinelli, già capitano e bandiera del Frosinone ed anche allenatore dei giallazzurri in epoche successive.

Lunghi coinvolge il capitano dei ragazzi che hanno preso parte al progetto, Giorgio. Loquace e simpatico: “Innanzitutto parlo per me: io mi sono trovato benissimo nell’Academy. Ho trovato compagni molto accoglienti. A noi piace il calcio, ce l’abbiamo messa tutta e crediamo anche di vare dato i nostri risultati”.

C’è una domanda per il presidente Lunghi.

Cosa ti porti da questa prima stagione?

“Vedere questi ragazzi tutti insieme è stata la grande risposta alla stagione agonistica. E’ nato un qualcosa che sarà possibile replicare nel tempo. I ragazzi frequentano anche la città di Frosinone, questo è un vero successo di inclusione grazie al calcio e al Frosinone”.

Un breve passaggio anche sui responsabili delle case famiglia che hanno aderito all’iniziativa: Federica Molinaro della casa Famiglia di Veroli (“Per noi il progetto ha raggiunto gli obiettivi, i ragazzi al rientro dagli allenamenti ci rappresentavano tutte le fasi degli allenamenti, le regole, il rispetto dell’altro. Sono tutti adrenalinici anche per il successo del Frosinone nel campionato di serie B”), l’assistente sociale della Casa famiglia Eureka (“il nostro obiettivo è quello di ridurre il rischio di devianza, i ragazzi sono stati molto entusiasti per la partecipazione. Ringraziamo il Frosinone Calcio di questa opportunità che speriamo di replicare anche nella prossima stagione”) e infine l’educatore della Casa famiglia di Alatri (“voglio evidenziare la grande risposta che ha dato questo progetto. I ragazzi sono stati entusiasti, spero che ci sia ancora la possibilità di offrire la partecipazione dei nostri ragazzi”.

E’ stata quindi la volta del padrino dell’iniziativa, di Gianfranco Veloccia: “Ringrazio il presidente Luigi Lunghi per averci dato questa possibilità, l’integrazione e il calcio dovrebbero andare sempre a braccetto come è stato qui a Frosinone. Ho letto solo tanto entusiasmo negli occhi dei nostri ragazzi. Ringrazio anche il direttore Gualtieri, speciale per quello che ha fatto per noi. Grazie al tecnico Giuliano Farinelli che per questi ragazzi è stato un padre. E un ringraziamento grandissimo alla Società del Frosinone Calcio: tutto quello che è stato fatto è una lezione di vita. Ci piacerebbe mettere in piedi anche tante iniziative per l’integrazione nel mondo del lavoro, come anche guardare con attenzione a quei ragazzi che sono costretti per strada per aver sbagliato un solo giorno nella loro vita”.

E ancora Gualtieri: “Il Frosinone Calcio è sempre stato aperto e sempre lo sarà nel futuro e per questo porto i saluti della moglie del presidente Maurizio Stirpe, la dottoressa Barbara Gemelli Stirpe, madrina degli eventi di solidarietà sotto l’ala del Frosinone Calcio”.

C’è spazio per il tecnico-papà Giuliano Farinelli: “Con questi ragazzi siamo riusciti a fare una famiglia unica con le squadre 2006 e 2007. La cosa bella è stata vederli abbracciarsi tra loro. Tutti hanno compreso le regole, si sono calati alla perfezione nella struttura. Li ringrazio personalmente tutti. La cosa più bella che abbiamo fatto: una partita 18 contro 18, senza fuorigioco. Uno spettacolo. Grazie al Frosinone Calcio”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

 

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