LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER DI FRANCESCO POST FROSINONE-SALERNITANA

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FROSINONE – Nel post-gara la prima conferenza stampa di mister Di Francesco nella nuova location della sala stampa del ‘Benito Stirpe-Psc Arena’.

Mister, si aspettava un impatto così positivo della squadra? Questa gara è servita a livello di scelte, anche dolorose, in vista del mercato?

“Ho fatto i complimenti ai ragazzi per la prestazione, il desiderio di rimettere in campo quello che avevamo provato in questi giorni di preparazione. Anche il coraggio di giocare palla del basso, il gol ne è stato un esempio. Nell’insieme abbiamo dimostrato grande coraggio nei primi 30’, nei quali la squadra ha pressato altissimo. E questo deve essere il nostro atteggiamento continuativo. Non mi aspettavo che i ragazzi reggessero fisicamente tutta la gara. Per quanto riguarda le scelte, di doloroso non c’è niente: questa squadra va rinforzata, lo sappiamo già, in diversi ruoli anche per creare le coppie necessarie per affrontare la serie A ed essere competitivi. Col Direttore abbiamo parlato. Ma in questo momento sono orgoglioso e contento per come hanno lavorato i ragazzi”.

Parlo dei singoli: ho visto una grande intensità e coraggio da parte di Cuni, il continuo pressing sul portiere e su tutta la linea della difesa. Sono segnali?

“Cuni viene da un campionato che era la terza serie tedesca. La prima domanda che gli ho sottoposto è stata: come eri abituato? E lui mi ha risposto: andare a fare pressing alto. Oggi ne ha dato dimostrazione. E’ un ragazzo che ha grandi mezzi ma è chiaro anche che deve migliorare, essere più determinato sottoporta e gestire meglio il pallone. Sono molto contento e non solo di lui”.

Ha tratto maggiori spunti tecnici o tattici da questo primo vero test stagionale?

“Tecnico-tattici, mettiamoli entrambi. Ad esempio Turati ha dimostrato con i piedi le sue qualità nell’azione del gol, invece all’inizio cercavamo la palla un po’ lunga sulla partenza dell’azione e la fisicità degli avversari prevaleva. Invece la squadra poi mi ha soddisfatto, a livello tattico ha cercato di portare in campo gli allenamenti fatti. Manca qualche tassello, quando ci abbassiamo si poteva difendere meglio in mezzo al campo. I meccanismi sono da migliorare ma nel livello complessivo difesa alta e tante cose che debbono formare la nostra mentalità, anche la spensieratezza di giocare al calcio. Oggi ho parlato prima della gara, non serviva dare motivazioni ma ho detto ai ragazzi che si dovevano divertire. E credo che in certi momenti si sono divertiti a giocare insieme. Facendo prevalere sempre il ‘noi’”.

Cosa si attende dal direttore Angelozzi?

“Ho sempre detto che io di mercato non voglio parlare. Mi affido alla sapienza del nostro Direttore. E’ chiaro che questa squadra ha bisogno di diversi giocatori. Anche per il famoso incastro delle coppie. Oggi ad esempio abbiamo avuto qualche difficoltà a fare i cambi ma non per chi avevo in panchina, ma per caratteristiche di ruoli. Ad un certo punto ho messo Kujabi a fare il terzino sinistro, un po’ di situazioni che dobbiamo migliorare. Ma ripeto: sono contento di quanto stanno facendo i ragazzi”.

C’è qualcosa che non le è piaciuta?

“C’è sempre qualcosa da migliorare, diamo anche del tempo a questi ragazzi. Questa squadra non ha una base di partenza, un’ossatura. Perché tanti giocatori sono andati via e tanti sono arrivati, compreso il nuovo allenatore. Le cose buone mi hanno soddisfatto, l’atteggiamento mi è piaciuto più di tutto. Poi l’errore tecnico e tattico ci può stare, lo andiamo a correggere”.

In pochi giorni ha dato un’anima alla squadra. Su cosa ha lavorato per dare questi meccanismi. E su cosa lavorerà?

“Nel calcio ci sono tante cose in divenire, in evoluzione. Noi dobbiamo essere bravi ad andare dietro alla nuova mentalità. Abbiamo lavorato tanto sull’aggressività, la capacità di uscire dalle pressioni. Ma non basta, dovremo migliorarci sempre. Arriveranno giocatori nuovi, dovremo ricominciare questo tipo di lavoro ma la cosa non mi fa paura”.

Il punto di vista sulla Salernitana?

“Loro hanno qualche giocatore in più, che si conosce meglio. Ma credo che aveva anche delle assenze importanti, come noi abbiamo una rosa corta rispetto a quello che dovrà affrontare il campionato, che diventa un’altra cosa”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

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