CONFERENZA DI MISTER DI FRANCESCO PRE BOLOGNA-FROSINONE

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FROSINONE – In mattinata la conferenza stampa di mister Di Francesco, prima dell’ultimo allenamento e la partenza per Bologna.

Al Dall’Ara contro un Bologna ostico con oltre 1.000 tifosi al seguito (il dato parziale delle ore 10 era di 1.224, ndr). Frosinone con un po’ di qualità in meno a beneficio di una maggiore consistenza?

“Cominciamo col dire che siamo orgogliosi dei nostri tifosi, ci auguriamo di poter dare loro soddisfazioni anche in questa trasferta. Sicuramente daremo tutto per poterlo fare, per recare di raggiungere il nostro obiettivo. Il Bologna viene da ottimi risultati. Ed ha un ottimo allenatore, si vede che è una squadra che sa quello che deve fare in campo, che ha tanta gamba, ha giocatori giovani e di prospettiva ed altri già affermati come possono essere Orsolini, Freuler e lo stesso Skorupski che ho avuto alla Roma. Non sarà una partita facile, come tutte, sapendo che avremo davanti una squadra battagliera. Lo abbiamo visto contro l’Inter, ha recuperato due gol senza mai perdere la propria identità, continuando a giocare palla a terra. Sarà un bel confronto per noi”.

La situazione infortunati, i risultati del lavoro durante la pausa, possibili novità.

“Quanto alle novità non lo so, sarà sempre la notte a darmi consiglio. E comunque le novità ci possono sempre essere in base alla squadra che andremo ad affrontare. Ma sono contento di come si stanno allenando questi ragazzi, di come lo hanno fatto durante questa sosta che per noi è stata di lavoro, sono contento della crescita di chi aveva giocato di meno. Non ho avuto a disposizione solo 3 giocatori, Cuni, Kvernadze e Oyono che sono andati in nazionale. Oyono è comunque quello che ha fatto più partite, non è un problema di condizione per lui ma è stato pur sempre 10 giorni fuori. Sicuramente non ci saranno Harroui, Gelli e Caso che ha avuto un problemino muscolare. Kaio si è allenato con la squadra, ha due allenamenti pieni con la squadra in sostanza. Harroui e Gelli? I tempi di recupero sono da valutare con il dottore”.

La pausa può essere stata uno svantaggio? Cosa cambia?

“Non deve cambiare nulla. Noi abbiamo fatto tanti allenamenti insieme, poi chiaramente la partita ci darà le risposte definitive. L’unica pausa che c’è stata è sotto il profilo psicologico. I ragazzi hanno avuto la possibilità di ricaricare le batterie sotto il profilo mentale”.

La notte porta consiglio, per quali reparti? Il Bologna in emergenza in difesa.

“Il Bologna giocherà sempre con 4 difensori, con caratteristiche differenti e comunque giocatori che hanno fatto già molto bene già contro l’Inter e nella fara precedente con l’Empoli. Non penso di vedere tantissimi problemi per loro, magari non hanno tantissime soluzioni ma hanno ottimi calciatori. Per quanto riguarda noi, dobbiamo portare avanti sempre il nostro principio di gioco, sapendo di dover fare la partita ma consapevoli che anche loro la vorranno fare. E come sempre non va mai dimenticato che ci sarà una partita nella partita. Ci auguriamo che quando saremo noi ‘dentro’ la partita, di poter far male all’avversario.  Dal punto di vista tecnico-tattico stanotte non devo preparare tante cose, già abbiamo lavorato su questo aspetto. Magari più sulle scelte di chi mandare in campo”.

Otto giornate, 12 punti, entusiasmo ovunque. La consapevolezza di aver intrapreso una marcia silenziosa tra la gente.

“Mi piace il concetto di marcia silenziosa. Lo percepiamo. Ci piace il fatto che la gente si diverta, è la cosa più bella. Mi auguro che questa cosa possa proseguire per tanto tempo, al di là dei risultati. L’entusiasmo attorno al Frosinone è sempre un aspetto positivo ma rimanendo tutti con i piedi per terra. Ora sta a noi, parlo di atteggiamenti fuori e in campo. Dobbiamo essere sempre squadra nei momenti della partita, anche nelle difficoltà”.

Il sonno chiarificatore per le scelte difensive?

“Ci può stare ovunque il cambio. Ci sono tre opzioni in ballo: una in difesa, una in mezzo al campo e una davanti. Io credo che l’incertezza positiva sia la cosa più bella che io possa avere. Sono contento di avere questa incertezza. Poi viene l’intuito, il famoso sonno della notte… Tante volte si dice che il mister ha azzeccato i cambi, magari invece ha fatto bene a far giocare quelli prima perché hanno permesso di far stancare gli avversari, aprendo poi la strada ai sostituti in corsa. Io dico che la fortuna nel calcio moderno è di avere 5 cambi, è come modificare metà squadra”.

Il calcio-scommesse, di nuovo. Giudizio da uomo di calcio?

“Io credo che bisogna differenziare tra le scommesse e quando si fa qualcosa per alterare un risultato. Sono cose totalmente differenti. O addirittura essere ludopatico, un aspetto da prendere con le molle. Ne devono parlare le persone che hanno le competenze, perché la ludopatia comincia a diventare un’ossessione nella vita di queste persone. La differenza invece è quando decido di pagare uno di voi per alterare un risultato. E quello che devono capire i nostri ragazzi, comprendere quanto è accaduto. Compreso mio figlio Federico (attaccante del Palermo, ndr) che fa parte del mondo dei calciatori ma lui da sempre preferisce leggersi un libro che andare a scommettere o giocarsi una schedina. Non lo ha mai fatto perché io come papà, prima di tutto e poi come uomo di sport, ho sempre cercato di educare questi ragazzi a quello che è un comportamento adeguato. Adesso sento tanto falso moralismo. Tante persone che hanno parlato debbono guardare al proprio interno, e in casa. Questi ragazzi hanno sbagliato ma vanno aiutati. Si dice che guadagnano tanti soldi… Ma ne ho sentite tante di persone ricche, di industriali, pieni di soldi e sapete benissimo come si sono andati a divertire. O facendo cose ancora peggiori di queste. E’ giusto cercare di far capire gli errori ma il messaggio deve essere costruttivo”.

Il confronto con Thiago Motta.

“Mi piace il suo Bologna. E’ dinamico, non ti dà punti di riferimento. Quell’atteggiamento che ti fa capire che spesso non esiste il vero attaccante. Un insieme di cose da studiare. A me piace vedere un allenatore creativo. Lo ritengo un ottimo allenatore tra gli emergenti, non a caso è stato accostato a grandi squadre”.

Kvernadze sta faticando, troverà spazio?

“Si sta allenando molto bene, tranne questi giorni nel quale non l’ho visto perché era in nazionale, è cresciuto tantissimo sotto il profilo della continuità dentro l’allenamento. Deve crescere sotto il profilo tecnico-tattico, principalmente tattico. Ma vedo tanta buona volontà. E sono convinto che si toglierà grandi soddisfazioni. Ricordate l’esempio di Lorenzo Pellegrini che feci tempo fa, al Sassuolo giocava poco. E poi voglio fare un nome di un ragazzo come Garritano, alla lunga ha trovato lo spazio anche da titolare per merito suo perché ha dimostrato di essere presente durante gli allenamenti. Ed ha cercato di mettermi sempre in difficoltà. Ed anche sotto questo aspetto Kvernadze sta crescendo”.

La foto della settimana, la ‘braciata’ al Centro Sportivo.

“E cosa si sono mangiati… Tutto pagato da Soulé e Mazzitelli. Mazzitelli perché ha fatto la prima doppietta in serie A e mi auguro che non si fermi, Matias invece ha fatto gol e l’ho obbligato a pagare la cena. E poi ne devo pagare una io, con calma però sennò poi ingrassano”

Più facile allenare campioni affermati o giovani?

“I giocatori affermati sono maggiormente ricettivi ma sono più formati e per ‘ripulirli’ e far circolare nuovi concetti serve più tempo. Con i giovani c’è più facilità, non hanno il ‘chip’ pieno di tante nozioni. Se proponi loro qualcosa che a loro piace e ‘conviene’, riescono ad arrivarci prima”.

Sette marcatori diversi nel Frosinone, contro l’ottima fase difensiva del Bologna.

“Il Bologna ha un’ottima fase difensiva, infatti. Ha preso solo 6 reti delle quali 2 nell’ultima a Milano. Si difende di squadra, sono molto bravi e compatti. Ed è quello che io vorrei, ancora fatto meglio, nel Frosinone. E sono convinto che ci arriveremo, anche grazie ad una migliore fase difensiva in certe situazioni. Quanto ai nostri sette marcatori differenti, mi darebbe grande soddisfazione vedere tutti andare in gol e magari, per arrivare alla salvezza, qualcuno vicino o in doppia cifra è importante averlo”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

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