LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER GROSSO POST FROSINONE-REGGINA
FROSINONE – A fine fare la conferenz astampa di mister Grosso.
La grande ammucchiata del primo tempo non vi ha permesso di giocare. Quanto pesa il gol di Charpentier?
“Questa è una partita terminata con 20 occasioni a zero per noi. In un momento della gara siamo stati capaci anche di riaprirla, per il 2-1 (poi annullato al Var, ndr). Era difficile da sbloccare, avevano rinunciato ad attaccarci e quando loro ti lasciano il pallino del gioco e si difendono con 8 giocatori è tutto complicato. Tre o 4 occasioni le avevano anche create con qualche tiro dal limite però non è stato facile. Il gol di Gabriel è stato importante, loro sono stati costretti ad uscire un po’ più fuori e ci hanno facilitato il compito. Siamo stati bravi a chiudere la partita nel momento giusto”.
Quanto è stato facile lavorare sulla testa dei ragazzi dopo il pareggio di Brescia. E ancora, un giudizio su Ciano e Canotto?
“Noi proviamo a dare continuità alle partite. Ora ce ne sono tante, anzi direi troppe. E l’esito delle gare va a disturbare i giudizi e gli umori. La bravura nostra è essere in credere in quello che si fa, sapere che davanti c’è un periodo tremendo di gare. Noi oggi siamo stati bravi a non arrivare scarichi mentalmente, perché proviamo a lavorare sulla continuità del lavoro. Quando le partite finiscono, dico sempre ai ragazzi: una bella doccia, si pulisce tutto quello che è stato e si guarda avanti perché nell’arco di 2 giorni bisogna rimettersi in carreggiata per fare un’altra grande prestazione. Ciano e Canotto stanno facendo bene. Sono contento per loro. Per i loro parametri erano rimasti un po’ indietro e invece hanno ripreso. L’idea di dover fare gol ci deve sempre essere e noi siamo stati bravi”.
La condizione vale per tutti, sembra di percepire che il Frosinone abbia una condizione un po’ di diverse: è sul livello alto. Avere tanti uomini aiuta?
“L’ho detto ai ragazzi all’inizio di questo ciclo che faccio affidamento su tutti. Questo non significa che debbo dare regali, io ho fiducia anche in quelli che stanno giocando meno. Questo è un gruppo che ha grandi qualità umane. La condizione? Abbiamo un preparatore bravo, io penso anche che la condizione sia determinata dalla testa. Ci sono i campioni che affilano partite per anni, quello dipende dalle energie mentali. La bravura è quella di saper ricaricare le energie mentali e mettere in campo quelle fisiche che abbiamo”.
Lei prima ha detto: abbiamo rischiato di riaprirla. Da cosa derivano queste amnesie?
“Concedere un’occasione da gol non è amnesia. Io le chiamo partite nelle partite. Contro il Como noi abbiamo creato un’infinità di occasioni e loro non hanno avuto un’infinità di amnesie. Noi dobbiamo migliorare sui dettagli”.
Questa è una squadra che ha giocato altissima. Anche la prestazione di Rohden è stata importante, che ne pensa?
“Marcus è un giocatore forte, così come è importante aver ritrovato Brighenti. Sono ragazzi che hanno campionati sulle spalle e quando vanno min campo si nota. E’ gente che ci tiene come tutti al Frosinone. Nel primo tempo come ho detto è stata una partita complicata fino a quando non l’abbiamo sbloccata”.
Quando rientra negli spogliatoi a fine gara va a vedere subito i risultati di Perugia, Ascoli e adesso anche il Cittadella?
“A Cittadella partita difficilissima. Quando sembra sul punto di abdicare fa dei risultati importanti. All’andata ci hanno portato via la gara, ci hanno pizzicato spesso nella profondità. Ma io confido nelle qualità dei ragazzi. E comunque voglio ringraziare i nostri tifosi che cerchiamo di ripagare”.
Quanto ha inciso la presenza di Charpentier, al di là del gol?
“E’ un ragazzo giovane che ha qualità molto importante. Quando ci è mancato abbiamo comunque fatto ottime gare. Ma quando c’è fa sentire il peso dentro le difese avversarie. Sia lui che Novakovich e Ciano si stanno disimpegnando molto bene”.
L’abbiamo vista molto agitato.
“Sicuramente a Brescia abbiamo fatto una grande gara, quando termina la partita non si torna indietro. La gara l’ho vissuta come sempre. Senza emozionarsi non si riesce ma ad esprimere le qualità che hai dentro”.
Si è arrabbiato con l’arbitro?
“I ragazzi, soprattutto i giovani, hanno poca malizia. E questo è un fattore importante. Ma quando rivediamo le partite ci rendiamo conto che abbiamo una marea di occasioni nelle quali se i nostri avversari avessero davanti dei giocatori esperti prenderemmo rigori a raffica a nostro favore. Per me c’era un rigore, l’arbitro ci ha detto che non era così netto e che il nostro giocatore ha continuato a giocare la palla e per questo non ce l’ha dato”.
Giovanni Lanzi