LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER GROSSO POST FROSINONE-COSENZA
FROSINONE – A fine gara la conferenza stampa in presenza per il tecnico del Frosinone, Fabio Grosso.
Dove stanno i meriti del Frosinone e quelli del Cosenza e viceversa?
“Mi piace provare ad essere equilibrato nelle parole ma a volte meglio non esserlo perché quando uno legge i giornali crede a quello che viene raccontato. Perché nel post partita di Brescia, andata e ritorno, sono state raccontate altre partite e questo non mi piace. Ribadisco, la gara questa sera l’abbiamo fatta noi. Loro l’hanno fatta su di noi, provando a chiudere gli spazi e quando era possibile provare qualcosa con un lancio lungo. Ovviamente per 90’ riuscire a non far creare pericoli agli avversari sarebbe stato molto difficile, a volte ci siamo riusciti. Oggi in qualche occasione abbiamo sofferto ma penso che sia stata una partita completamente gestita da noi. E dentro questo tipo di gara ci sono tante situazioni nelle quali avremmo potuto fare meglio per capitalizzare il volume di gioco creato. Questa è la partita che ho visto io, poi magari spesso se ne vedono e raccontano altre. Però penso che ci sia poco da dire. L’avversario aveva qualità, anche nei cambi che ha fatto. Un avversario in salute che ha creato delle situazioni. Ma se dovessi raccontare io le partite come spesso fanno i miei colleghi, avrei potuto stare qui anche mezz’ora per il post-Como, il post-Brescia e post tante altre volte. Invece provo ad essere obiettivo ed equilibrato, cercando di dare meriti agli avversari quando ci sono e i giusti meriti a noi. Come oggi. Ad esempio. Siamo stati molto bravi a gestirla e poi sbloccarla con un episodio sacrosanto, il calcio di rigore c’era”.
Un giudizio su Boloca. E possiamo dire che c’è un Frosinone con Zampano e uno senza?
“Francesco con me ha saltato poche partite. E’ un giocatore con qualità importantissime. E in questo periodo è fondamentale calibrare al meglio le energie. Nei post gara si può dire tutto ma noi facciamo sempre le scelte più logiche. Quanto a Boloca, oggi ha fatto una grandissima partita. L’esperienza porta a fare le scelte giuste ma è anche vero che l’esperienza deriva da tante scelte sbagliate. Ha margini di crescita enormi, oggi ha coperto il campo in maniera impressionante”.
Il Frosinone fa tanto volume di gioco ma trova difficoltà a concretizzare. E’ un problema che pensa di dover affrontare in maniera diversa, con un altro modulo?
“Siamo una squadra al primo posto per tiri effettuati e al primo posto per tiri nello specchio. Ovviamente nelle partite in cui ce ne sono poche, sembra che non tiriamo mai. Ma io mi ricordo di un Como che viene qui, fa 3 tiri in porta e 2 gol, mi ricordo che nella brutta gara di Cittadella subiamo 5 occasioni e 3 gol e invece mi ricordo anche che in altre gare creiamo tante occasioni, concretizzandone meno. Penso che quando hai una squadra che dall’altra parte ti aspetta, non è facile creare occasioni nitide e in quelle situazioni possiamo anche migliorare. Però non dobbiamo mai dimenticare da dove partiamo e che tipo di percorso stiamo facendo. Questi ragazzi stanno facendo un cammino importante, anche con qualche inciampo. Che ti fanno fare step in avanti”.
Oltre al rigore che ha sbloccato la gara ce n’è un altro importante, creato da Gatti per Novakovich. Fa parte delle occasioni?
“Fa parte delle occasioni che avremmo potuto sfruttare meglio, però chi ha iniziato lo ha fatto nella modalità giusto così come chi è entrato”.
Nel momento decisivo Tribuzzi al posto di Canotto, scelta decisiva.
“Ad un certo punto stavamo in campo con 3 difensori e 2 esterni, avevo mezzo 2 attaccanti più pesanti e con 3 centrocampisti i 2 esterni dovevano appoggiare gli attaccanti centrali. In quella posizione andavano meglio le caratteristiche di Tribuzzi. Debbo dire che dopo il gol ho pensato anche a Canotto, che diventa determinante quando gli spazi si aprono”.
Questa pensiamo sia stata anche la partita di Minelli. Non sappiamo da quando sapesse di dover giocare…
“Io provo a coinvolgere tutti. Ieri c’era Ravaglia che aveva questa frattura al naso, lui mi aveva detto che se la sentiva di giocare, i dottori mi hanno detto che sarebbe stato pericoloso se avesse preso un altro colpo e quindi stamattina ho deciso di far giocare Stefano. Che ci ha ripagato con una grandissima partita”.
Anche oggi 58% di possesso totali, con 16 tiri. Che si vanno ad incastrare con altri macro-numeri. Il Frosinone è primo anche per possesso palla nella metà campo avversaria e per incidenza dei subentrati. Come si interseca tutto questo con la perfetta intercambiabilità del gruppo?
“Io i numeri li guardo, lasciano il tempo che trovano ma ti danno dei riferimenti importanti. E noi pe tanti dati siamo su, per altri siamo un po’ giù. Siamo contentissimi di quello che stiamo facendo. Con un gruppo che ha tante ambizioni, vi assicuro che non è facile fare certi numeri a distanza di 3 giorni per oltre 1 mese ma cercheremo di farlo senza risparmiarci mai”.