PARZYSZEK, IL BOMBER VENUTO DALL’EST: “IL FROSINONE E L’ITALIA, LE MIE GRANDI OCCASIONI”
FROSINONE – E’ stato l’ultimo tassello della campagna acquisti del Frosinone. Il polacco Piotr Parzyszek, gigante dell’attacco, risponde alle domande fatte dai cronisti attraverso il Media Center del club giallazzurro.
Dalla Polonia sono arrivati negli ultimi anni grandi attaccanti (Levandowsky, Piatek, Milik). Ti ispiri a qualcuno di loro? Hai caratteristiche simili a uno di questi grandi attaccanti?
“Mi ispiro a tutti e tre perché sono giocatori molto forti, non mi piace compararmi ad uno in particolare. Ma io ho caratteristiche mie, ci tengo a sottolinearlo”.
Quali sono le tue migliori caratteristiche? Pensi che Frosinone possa essere la tua grande occasione?
“Secondo me il Frosinone è la mia grande occasione della carriera, spero di fare tanti gol. Lavorerò duro per centrare questo obiettivo, per la Società e per me stesso”.
Quanto tempo pensi ti servirà per capire il calcio italiano? O ti reputi già pronto?
“Mi sento abbastanza pronto, non credo avrò bisogno di tempo per acclimatarmi al ritmo ed all’ambiente del calcio italiano”.
Il suo agente recentemente ha dichiarato che c’erano anche altre offerte dall’Italia e dalla Turchia. Perché ha scelto Frosinone?
“Dallo scorso anno il Frosinone puntava su di me, è successo anche in inverno e questo aspetto lo considero molto importante, cioè sentirmi apprezzato. Per me e la mia famiglia è la scelta migliore”
Ha giocato in Polonia e in Olanda. Vanta tre presenze nei preliminari di Europa League. Crede che la scelta di Frosinone possa darle la possibilità di entrare nel giro della nazionale, anche se ha davanti attaccanti di livello?
“Questa è una strada lunga, il mio obiettivo della carriera di calciatore è alzare il livello e poi vedremo cosa porterà il futuro”.
Hai dedicato due tatuaggi a tua madre Hania, scomparsa nel 2018: una frase di Abraham Lincoln (“All that I am, or hope to be, I owe to my mother”, ovvero “Tutto ciò che sono, o spero di essere, lo devo a mia madre”) e “stairway to heaven” (“la scala per il paradiso”). Quanto è stata importante la sua figura nel tuo percorso di crescita professionale ma soprattutto umano?
“Mia madre mancò due anni fa, è stata la figura più importante della mia vita. Per questo ho pensato di fare questi tatuaggi”.
Tanti giocatori polacchi stanno arrivando in Italia. Secondo lei quali sono i motivi?
“L’Italia è uno dei 2 o 3 Paesi in cui si gioca il mio miglior calcio, il livello è molto alto. Tutti i bambini sognano di giocare un giorno nei campionati italiani. E poi anche il modo di vivere italiano è molto apprezzato all’estero”.