ALLA VILLA COMUNALE IL RICORDO DEL PROFESSOR MAURIZIO TURRIZIANI

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Da Lassù ha sicuramente osservato e sorriso con quella sua espressione unica. Perché l’intera mattinata di questo sabato piovoso (era ora..) di fine gennaio, tra tante ed interessanti dimostrazioni scientifiche, è stato tutto dedicato a lui. Il suo motto lo ha accompagnato per una vita intera, fino all’ultimo giorno: “Una città senza cultura è come un cielo senza stelle”. Città, cultura, cielo, stelle: l’Universo.

Il ricordo del professor Maurizio Turriziani  – già coordinatore per oltre un decennio dello staff medico-sanitario del Frosinone Calcio e presidente del ‘Comitato Etico’ del club giallazzurro, oltre ad essere stato l’ideatore e promotore della Giornata delle Scienze – è arrivato al culmine di due settimane dell’evento ‘Esplorando l’Universo’ alla Villa Comunale. Per la famiglia del professor Turriziani presenti la moglie, la dottoressa Sandra Spaziani – medico sociale del Frosinone – e i fratelli del compianto professionista. «Chiudiamo le due settimane di lavoro sicuramente impegnative – ha detto il professor Maffucci –  dedicandole ad una persona che, se fosse stato tra noi, sarebbe stata la più contenta di questo mondo perché avrebbe visto realizzato il suo obiettivo: regalare cultura a piene mani». «C’è grande soddisfazione – ha proseguito l’avvocato Mario Di Sora -, un evento di questo genere ci fu nel 2014, Maurizio lo volle fortemente». Chiude quindi il ricordo del professor Maffucci. «Abbiamo riflettuto a lungo sul modo di ricordare Maurizio, questo è il migliore. Maurizio era un visionario vero nell’accezione più positiva del termine e una persona pura. Lui non si rassegnava al fatto che il territorio toccasse il fondo (anche) sotto il profilo culturale. E con lui abbiamo iniziato a condividere il percorso della Giornata delle Scienze nel corso degli anni. Quello che condividevamo con lui era la soluzione dei problemi con la semplicità, senza scomodare le bacchette magiche. Quando ad esempio ci rendemmo conto che la forza della Ricerca oncologica era finanziata con appena 70 milioni di euro ci chiedemmo: perché non indignarci? Maurizio riconduceva tutto ciò ad un problema di cultura. Da innalzare. Cominciando da casa propria, da Frosinone. Lui diceva: ci lamentiamo di essere maglia nera in tante classifiche ma non facciamo nessun sacrificio per cambiare. Noi abbiamo cercato di raccogliere la sua sfida. E siamo contenti che nel territorio ci siano forze e competenze per poter proseguire su quel percorso tracciato. Ma tutti dobbiamo fare uno scatto in più». Appunto: una città senza cultura è come un cielo senza stelle.

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