CICERELLI, TANTA GAVETTA PER LA FANTASIA AL POTERE

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Foggiano di San Giovanni Rotondo – città dove sono mantenute le spoglie di Padre Pio da Pietrelcina – dove è nato il 12 agosto del 1994. E affatto casualmente il suo secondo nome è in onore del Santo. Emanuele Pio Cicerelli, centrocampista offensivo (è un’ala sinistra che può giocare anche a destra, da attaccante mancino nel tridente ma anche da mezzala), è un nuovo giocatore del Frosinone. Arriva dalla Lazio, proprietaria del cartellino ma lo scorso anno è stato punto di forza della Salernitana promossa in A. E fece gol proprio al Frosinone nella gara giocata all’Arechi (1-0). Ennesimo colpaccio del club giallazzurro che nell’ultimo giorno del calciomercato ha confermato, qualora vi fosse bisogno, di aver letteralmente cannibalizzato il mercato. Per lui parlano 4 stagioni tra i cadetti (82 partite) e ben 219 presenze totali tra i professionisti. In carriera anche 19 gol. Tra le sue caratteristiche, l’ottima capacità balistica sui tiri da fermo. Poi buona tecnica, buon dribbling, grande velocità. Tra i suoi idoli Zanetti e Lavezzi.

A proposito di carriera, inizia praticamente a casa, a Foggia, nelle giovanili del club rossonero. Poi passa prima al Manfredonia, quindi al Barletta, primo campionato professionistico nella stagione 2013-’14 proveniente dal settore giovanile. E poi la lunga e progressiva scalata dei gradini del calcio italiano. Fino alla stagione 2017-’18 c’è tanta Serie C e altrettanta gavetta nel suo curriculum. Assapora anche l’amarezza di rimanere svincolato ma per poco perché nel suo destino arriva la Salernitana. E’ la stagione 2017-’18. Curiosamente, prima del passaggio in prestito di nuovo in Lega Pro al Pordenone, la terza delle 3 gare che disputa in la gioca proprio contro il Frosinone: termina 1-1 all’Arechi e lui gioca da attaccante di fascia sinistra. Dicevamo di Pordenone dove gioca l’altra metà del campionato. Rientra a Salerno, il club granata lo sposta al Foggia. Un po’ perché nel 3-5-2 dei granata l’allora tecnico della Salernitana lo vedeva poco ma anche perché alla guida della formazione rossonera c’era quel Grassadonia che aveva avuto Cicerelli alla Paganese. Torna quindi laddove è nato calcisticamente. Per lui è una stagione abbastanza regolare, non fortunata per i satanelli che retrocederanno. A quel punto la Salernitana non se lo lascia scappare. E Cicerelli inanella due campionati molto importanti anche sotto il profilo della continuità. Che gli valgono la ribalta della promozione ma anche il ritorno alla Lazio che ne aveva acquisito il cartellino a metà della stagione 2019-’20. Fino al lavoro di cesello del Frosinone.

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