CONFERENZA DI MISTER DI FRANCESCO POST TORINO-FROSINONE

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TORINO – A fine gara la conferenza stampa di mister Di Francesco.

Si aspettava una risposta del genere dopo Cagliari?

“Me la aspettavo perché i ragazzi hanno risposto immediatamente già dal giorno dopo la sconfitta, capendo che c’era stato un black-out inaspettato da parte di tutti, da parte loro come anche da parte mia. Ma può succedere, nella crescita di una squadra che in quel momento era troppo consapevole di un risultato che pensava di avere in mano. Ma il calcio dimostra che non bisogna mai abbassare l’attenzione ed oggi i ragazzi hanno dato una risposta anche quei giocatori che hanno avuto poche opportunità di giocare dall’inizio, mi hanno dato risposte importanti e poi chi è entrato in corsa lo ha fatto con la voglia di fare bene, di cercare di passare il turno come abbiamo fatto. Con la giusta mentalità, con la squadra alta e contro un avversario che ha grande fisicità”.

Un giudizio sulla prestazione di Kaio Jorge? Non era entrato al termine dei 90’…

“Io faccio l’allenatore, quando si fanno i cambi debbo valutare gli slot, i tempi, i giocatori che non giocano da tempo, quelli che possono avere crampi e soprattutto non bisogna avere fretta che è cattiva consigliera in queste situazioni. Kaio ha giocato quello che doveva giocare, la mezz’ora che sta nelle sue corde in questo momento, come ho detto anche al ragazzo. E lui ha mostrato di saperci stare bene. E’ normale che Kaio abbia delle opportunità ma lui si è allenato con discontinuità rispetto agli altri. Però vorrei sottolineare giocatori che non avevano giocato mai (dal 1’, per lui 3 spezzoni di gara in campionato), che non ha nemmeno 18 anni e stasera ha fatto anche gol, mostrando grande personalità per un ragazzo della sua età. Dobbiamo tenere conto, sono molto contento perché tutti questi ragazzi stanno facendo un percorso di crescita molto importante ma non si devono fermare perché sennò ci succede quello che è accaduto a Cagliari”.

Cosa ha Cerofolini? Preferiva finire prima dei supplementari?

“Ha preso una botta su uno scontro e non riusciva più a calciare. E’ ovvio che avrei preferito giocare meno ma ne è valsa la pena. Per ridare quel morale che ci serviva dopo la batosta, ma non tanto a me perché io guardo alla prestazione, quanto a loro che se la sono meritata”.

L’ha vinta anche con la qualità. E lei allena una squadra che sembra stia insieme da anni…

“Condivido il fatto che questa squadra gioca un bel calcio. Ma poi bisogna analizzare questi ragazzi da dove arrivano: dalla C tedesca, dalla Primavera tedesca compreso Ibrahimovic e tanti altri ragazzi che in A c’erano stati pochissimo. Hanno una voglia di allenarsi, col sorriso, di mettersi in discussione che mi dà grande soddisfazione. Poi è chiaro che ci vuole il lavoro, l’intensità, il dinamismo. Ed è quello che abbiamo cercato di mettere dentro. Dico sempre che per poter competere in questo calcio che ormai va in una certa direzione, non puoi non avere un a determinata condizione fisica. Al di là dell’aspetto tecnico tattico”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

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