CONFERENZA STAMPA DI MISTER DI FRANCESCO PRE FROSINONE-ATALANTA

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FROSINONE – Alla vigilia della gara casalinga con l’Atalanta la conferenza stampa del tecnico giallazzurro, Eusebio Di Francesco.

Mister Di Francesco, contro il Napoli abbiamo visto una catena di destra che si è comportata bene, a livello di gioco, di quantità e di applicazione. A sinistra invece più qualità e qualche defezione nella fase di non possesso. E’ dipeso dalle caratteristiche dei giocatori o col lavoro si può migliorare in prospettiva?

“Devo dire che è una giusta osservazione la sua, a volte dipende dalle caratteristiche dei calciatori ma queste sono cose che vanno comunque migliorate col lavoro e col tempo. Questa squadra deve avere lo stesso atteggiamento sia dal punto di vista difensivo che offensivo, tenere la dovuta tensione ed attenzione all’interno del campo, pensando anche alla potenzialità e al gap che ci può essere, così come è stato contro il Napoli. Anche in considerazione della qualità dei giocatori messi in campo. E’ un lavoro che andremo a migliorare, continueremo a farlo. Siamo ancora alla prima giornata, siamo nella fase di rodaggio nel quale dobbiamo mettere dentro altri elementi. Pensando anche che arriveranno nuovi giocatori, in grando di interpretare anche loro quelle fasi di gioco. A me piace una squadra che gioca al calcio ma anche una squadra che sappia difendere. Ci sono momenti di una partita nei quali tu vorresti fare un certo tipo di lavoro ma sei costretto a difenderti. E bisogna farlo bene”.

Il neo arrivo Cheddira è un’opzione?

“E’ convocato, tutti i convocati possono partire dal 1’. Bisogna partire dal suo percorso che ha fatto nel Bari, si era allenato un po’ meno la settimana precedente mentre le amichevoli le aveva fatte tutte. Potrebbe essere un’opzione dall’inizio”.

Che le ha detto Nainggolan?

“Con Radja io non ho parlato. Ci siamo sentiti attraverso un mio collaboratore, con lui ho un rapporto non bello ma stupendo sotto tutti i punti di vista ma non abbiamo mai preso in considerazione l’ipotesi anche in relazione a quella che è la mentalità della Società, di cercare di andare a prendere giocatori di prospettiva e che abbiano la possibilità di giocare in base alla nostra mentalità. Ma non perché Nainggolan non ce l’abbia… lui è un giocatore differente, al quale sono molto affezionato ma di non Frosinone non ho mai parlato”.

L’Atalanta viene da un momento felice. Sembrano prepararsi ad una stagione buona. In virtù della forza dell’avversario, che tipo di gara si attende?

“L’Atalanta non la riterrei pari ad una squadra che ha vinto il campionato come il Napoli, contro il quale è sembrato che la nostra prestazione sia stata buona solo per un tempo. Col Napoli siamo rimasti in partita per 75’. E’ ovvio che dobbiamo poi stare attenti in certe circostanze come ad esempio in occasione dei gol che abbiamo preso, ma in generale abbiamo avuto un’ottima gestione della palla e non dimentichiamo che il palo ci ha fermato sul 2-1 per loro. Un pallone che poteva determinare il destino diverso della sfida. Napoli e Atalanta sono due squadre totalmente diverse. Una squadra più tecnica e una più fisica. Un po’ quello che è nel dna dell’Atalanta e dello stesso tecnico, che ritengo sia un grande con una società alle spalle che ha messo a disposizione dell’allenatore giocatori con delle caratteristiche importanti, specialmente a livello fisico. Sarà una partita dura, al di là del fatto che loro hanno vinto la partita d’esordio. Anche se avessero pareggiato o perso, sarebbero stati una squadra difficile da affrontare per mentalità e perché hanno un allenatore che lavora con loro da tantissimi anni”.

Tra lei e Gasperini c’è un grosso feeling, vi siete incontrati diverse volte con tanti gol nelle sfide, dal lontano 2014. Domani sarà una partita con tanti gol? E ancora: la stima per Gasperini da cosa è nata?

“Mi auguro che ci siano tanti gol ma da parte nostra. Al di là della battuta, quando una squadra cerca di imporre il proprio gioco e se la vuole giocare, capita spesso di vedere in campo due formazioni che combattono in un certo modo. Ho avuto esperienze belle e vincenti ed altre meno belle. Ma molto è dipeso anche dalle squadre che si allenano. Quando facciamo i paragoni tra allenatori se alleni una grande squadra, è facile che alla lunga sei in vantaggio rispetto agli altri colleghi. A me piace invece fare calcoli in base alle potenzialità che un tecnico ha. Voglio tornare invece alla stima, credo di averlo votato per 3 anni di fila come miglior allenatore per la Panchina d’Oro. Il suo è un calcio particolare, spesso mi chiedevo come giocassero visto che vanno alla ricerca dell’uomo a tutto campo. Ho apprezzato tantissimo il suo modo di giocare, perché capisci che c’è una certa richiesta e come la alleni. L’importante in ogni caso è quello che un allenatore è in grado di trasmettere ai calciatori e lui ha trasmesso un certo modo di interpretare il calcio che gli ha dato grandi risultati. Gli vanno fatti i complimenti per il lavoro che ha svolto. Ha avuto la fortuna di avere continuità nel suo lavoro, nella Società stessa che gli permette di lavorare in un certo modo. A mio parere un grande allenatore”.

Le scelte ad esempio, in tema di convocati, di Bidaoui e Haoudi fuori. C’è Lusuardi invece. Col Napoli ha detto a fine gara che serviva l’arrivo di calciatori con determinate caratteristiche. E’ arrivato Cheddira, cambia qualcosa?

“Non mi riferivo all’attaccante, mi riferivo al fatto di avere dei cambi nello stesso ruolo con caratteristiche differenti. Sulle scelte non penso che debba darle su calciatori che non si convocano, sono qui per fare delle scelte. Se non avessi convocato calciatori che avevo utilizzato a tempo pieno, avrei capito di più. Detto questo, non li ho convocati per scelta tecnica. Lusuardi che ha cominciato ad allenarsi con noi, l’ho portato perché ritengo che ha delle potenzialità”.

Gasperini nella conferenza pregara ha dichiarato che il divario ridotto tra squadre più piccole e quelle di alta classifica. E’ d’accordo?

“Io sto cercando più di guardare in casa mia. Per affrontare al meglio l’Atalanta. Questo ragionamento lo farei quando le squadre saranno completate, doppo aver visto 3-4 fare di campionato”.

L’Atalanta è una squadra molto più fisica rispetto al Napoli. Questo può rivelarsi un piccolo vantaggio?

“Noi dobbiamo dimostrare sul campo se è un vantaggio o meno. Credo che loro potenzialmente hanno dei giocatori abituati a determinati carichi di lavoro, ad un modo di lavorare del tecnico. I miei sono dei ragazzi che si sono messi a grandissima disposizione, però stanno ancora assimilando e smaltendo il grande lavoro che abbiamo svolto in questo periodo. Mi auguro che domani siano brillanti e lucidi, quella cosa che ci è mancata negli ultimi 15’ col Napoli. Le partite so bene che durano 100’ e passa, io lo so benissimo. Noi non alleniamo per giocarle 70’. Poi le partite hanno una dinamica che porta ad evidenziare i difetti dell’ultimo quarto d’ora rispetto ai pregi dei primi 75’”.

Contro il Napoli, che si è schierato col 4-3-3, due squadre a specchio e chi ha più qualità la mette in campo e vince. L’Atalanta gioca in maniera diversa, col 3-.4-1-2. Un po’ come ha giocato contro la Salernitana. Può essere un po’ più facile questa partita?

“Invece dal punto di vista tattico può essere più facile quando ti metti a specchio. L’Atalanta ti presenta dei movimenti differenti. Ci sono caratteristiche nei movimenti del tutto differenti. Danno l’impressione di giocare a tre e invece abbassano i centrocampisti e si piazzano a cinque. Ed hanno due attaccanti puri, a differenza del Napoli. E se noi ragioniamo che ogni squadra che affrontiamo il sistema di gioco è lo stesso, abbiamo perso in partenza. Nelle partite c’è la qualità ma an che la capacità di viverle con determinati accorgimenti che debbono portarti a leggere le fasi, a compiere meno errori. L’Atalanta è una delle squadre più fastidiose da affrontare a livello tattico di tutto il campionato. Noi dobbiamo imparare a leggere il sistema di gioco in movimento, non in maniera statica”.

Eder, ex canarino, ha parlato di Lusuardi e lo ha somigliato a Bastoni.

“Lo alleno da due settimane. Ma nel curriculum ditemi dove ha giocato? Detto questo non si dice che non può diventare un giocatore. E un buon giocatore, e poi lo ha portato lui…”.

La squalifica di Turati?

“Ci ha colpito tutti, dopo quello che è successo deve capire che ha commesso un errore. Dire che giocherà la prossima non è il momento. Gli errori si fanno e si correggono. Tutti i tipi di errori. Vi assicuro che è un portiere forte e verrà sostituito da un altro ottimo portiere”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

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