FROSINONE, LA FAVOLA DELLA PRIMAVERA
Come nelle favole più belle. Una stagione sontuosa, infiocchettata con la storica promozione in Primavera 1 che va ad aggiungersi nella bacheca-giovani del club giallazzurro ai successi della Berretti e degli Allievi Nazionali al termine della stagione 2011-’12, con gli Allievi che concessero il bis andando a vincere la Supercoppa contro la Sampdoria.
Il Frosinone mette così in archivio il campionato 2021-’22 con il trionfo dei ragazzi allenati da Giorgio Gorgone. La prestazione in finale, con la vittoria sul Parma, meno larga di quanto non dica il risultato finale di 2-1, racchiude il ‘credo’ calcistico dei giallazzurrini mandato a memoria in questi 10 mesi trascorsi insieme, come una grande famiglia in campo e fuori: mai speculari nel gioco, sempre un atteggiamento propositivo, l’idea di cominciare a giocare secondo un preciso senso logico già dal primo tocco. Gorgone ha chiesto ai suoi di osare, rendendo più scorrevole possibile la famosa ‘salida lavolpiana’, la costruzione dal basso, che schiude nuovi orizzonti quando la fase di possesso si apre a ventaglio. Ma soprattutto Gorgone ha chiesto ai suoi di cercare di non sprecare nemmeno una giocata, anche in condizioni di emergenza. I ragazzi lo hanno assecondato, anche con il condimento di inevitabili rimbrotti. Tatticamente mai integralista, il tecnico ha costruito le fortune con il 4-3-1-2, laddove la fantasia di Favale ha cucito addosso al Frosinone l’abito migliore a seconda delle circostanze. Nel momento cruciale della stagione è mancata la spinta del francese Evan, un ragazzo arrivato a gennaio dall’intuizione di Frara, infortunatosi al ginocchio. Ma Gorgone non si è fasciato mai la testa, dando sempre positività al gruppo e motivando tutti.
LA ROSA – Il segreto del successo? Una rosa ‘più che sostenibile’, ampiamente nel solco di quella che rappresenta la Stella polare del club giallazzurro. Il Frosinone 2021-’22 è composto da un gruppo di giocatori tutti di proprietà del Club, il solo Pittaccio è in prestito con diritto di riscatto con l’Arezzo. L’estate scorsa sono arrivati il portiere Barzanti (2004) dalla Vis Pesaro, il difensore Kamensek (2004) dal Maribor, i centrocampisti Milazzo (2004) dal Catania e Pittaccio (2003) dall’Arezzo, gli attaccanti Favale (2002) dal Torino e Stampete (2002) dall’Arezzo, integrati a gennaio dal terzino destro Bouabre Evan (2003) dal Corticella e dall’ala sinistra Scognamiglio (2004) dal Napoli Primavera.
Il tutto su una rosa ‘autoprodotta’, con diversi elementi che avevano già ottimamente figurato nel campionato Primavera 2020-’21: i portieri Palmisani (2004) e Vilardi (2003), il terzino Potenziani (2003), il terzino-centrale Giordani (2002, rientrato dalla Fiorentina Primavera), i centrali di difesa Maestrelli (2003) e Bracaglia (2003). Arrivavano dall’esperienza nella Primavera 2 della passata stagione anche i centrocampisti Battisti (2003), Bruno (2003), Peres (2003) e Bianchi (2004) e gli attaccanti Di Palma (2003), Jirillo (2003) e Piacentini (2003).
Promossi dall’Under 17 nell’estate 2021 i terzini Benacquista (2004) e Rosati (2004) e l’altro difensore Caravillani (2004, poi passato all’Ascoli), l’interno Cangianiello (2004), i compagni di reparto Bianchi (2004) e Recchiuti (2004).
I NUMERI DELLA STAGIONE – Ricostruiamo allora la stagione di Palmisani & Co. Partendo da qualche grande numero che comprende anche le gare dei playoff: 75 gol realizzati, 41 subìti (potevano essere 76 e 38 senza il 3-0 a tavolino di Benevento, ndr), 19 vittorie e 6 sconfitte. Numeri ai quali si aggiungono i 20 gol del bomber Stampete, i 13 di Selvini, gli 11 di Favale, gli 8 di Jirillo, i 6 del difensore-bomber Bracaglia tanto per citarne i maggiori.
CAMPIONATO E COPPA – Il campionato parte col botto, con il 6-2 in casa alla Reggina. Doppietta di Favale, un trottolino che il Responsabile del Settore Giovanile, Alessandro Frara, aveva pescato nel Torino e la doppietta di Stampete, un attaccante che era con Gorgone nella sfortunata stagione all’Arezzo. E poi c’è il gol di Jirillo, attaccante che a fine stagione metterà a segno 8 reti, bravissimo nel suo ruolo che non lo vede titolare con continuità ma sempre impeccabile.
A Pisa il Frosinone inciampa però, i toscani vincono 3-1 e si riveleranno la bestia nera dei canarini durante la stagione. Nel frattempo c’è la Coppa Italia, ad Ascoli: vincono i marchigiani 2-1 ma il Frosinone si capisce che è meglio avere la testa rivolta al campionato. Perché riparte battendo la supercorazzata Spezia (2-0), va a Crotone e batte i pitagorici 4-0, quindi ‘allunga’ dalle parti di Cosenza e ‘tracima’ con un 5-1 che si concretizza tutto nella ripresa dopo il vantaggio dei ‘lupi’ silani. Arriva la Ternana e viene battuta 4-0 in casa. I giallazzurri si candidano per un posto al sole anche se mister Gorgone spegne il fuoco dell’entusiasmo: “Voglio vedere la squadra a prove ben più probanti” ripete continuamente. Si viaggia a Benevento, il Frosinone la risolve con Selvini. Ma arriva uno 0-3 a tavolino per una svista sui fuoriquota da poter impiegare. Quella sconfitta non scalfisce la grinta dei ‘leoncini’. Perché la settimana dopo arriva la Lazio, il 2-2 finale premia i capitolini salvati a ripetizione nel finale dal portiere. A Perugia finisce 2-2, con Bracaglia e Favale che nel giro di 4’ riportano le cose in equilibrio. Poi è la Salernitana a cedere 3-2 al Comunale di Ferentino. E’ il momento del big-match di Cesena, le squadre in classifica sono a vista. La squadra di Gorgone gioca, domina e spreca per 25’, al 26’ subisce il gol e poi il raddoppio. Non si disunisce, accorcia ma i romagnoli sono cinici e vincono 4-2. Non è successo niente perché arrivano 2 successi di fila: 3-1 in casa all’Ascoli, 3-2 a Reggio Calabria al 92’ alla prima di ritorno. Al Comunale la settimana dopo scende il Pisa, la famosa bestia nera. Frosinone in 9 e sotto di 1 gol (1-2) al 5’ della ripresa ma non perde la bussola, attacca e trova il 2-2 con Stampete su rigore all’88’ ma nel giro di 3’ prende 3 gol e incassa un 2-5 immeritato. Niente paura. A La Spezia la gara termina 2-2, doppio Stampete in rimonta due volte. E la banda-Gorgone piazza 4 vittorie di fila: 3-0 in casa al Crotone, 2-0 in casa al Cosenza, 5-0 a Terni e 4-0 in casa al Benevento.
C’è il big match a Roma con la Lazio. Orientato da una punizione inesistente concessa ai capitolini, che poi raddoppiano. Ci pensa un laziale di generazione come Maestrelli a riaccendere la speranza ma la gara termina 2-1 per i padroni di casa. Anche in questo caso il Frosinone serra le fila e mentre il Cesena vince il campionato, pensa adesso al secondo posto. In casa col Perugia però non si va oltre il 2-2, quindi un tris di successi che consolida il posto al sole nella lotteria playoff: 3-1 in trasferta a Salerno, 2-1 in casa al Cesena e 2-0 ad Ascoli.
PLAYOFF – Il secondo posto nel girone B mette di fronte la quinta del girone A, la Cremonese. Il Frosinone vince 2-1 in Lombardia, gol partita di Jirillo dopo il vantaggio firmato da Bracaglia e il pari provvisorio dei grigiorossi. Al ritorno passaggio del turno con brivido perché la Cremonese vince 1-0 ma si qualificano i canarini per effetto del miglior piazzamento al termine della regular season. Gli incroci regalano il Brescia, col favore del campo al ritorno. La squadra di Gorgone ingrana il turbo: 3-1 in Lombardia con il vantaggio delle Rondinelle e poi pari di Maestrelli e doppietta di Peres. Al ritorno dominio canarino, risultato finale di 4-2 ma le due reti ospiti sono una gentile concessione nel giro di 1’ prima dello scadere.
LA FINALISSIMA – L’ultimo atto è storia ancora freschissima. Il Parma si presenta con le ‘stimmate’ della predestinata, una squadra con diversi elementi già entrati nell’orbita della prima squadra durante la stagione. Ma i ‘crociatini’ non hanno fatto i conti con un Frosinone che, sotto di una rete dopo 3’, attacca da tutte le parte, crea, spreca, soffre, suda e sbuffa ma tiene gli emiliani chiusi nella loro metà campo per 45’ trovando il pareggio poco prima della mezz’ora con Giordani. La ripresa è la fotocopia del primo tempo, il Parma perde anche la bussola dei nervi e rimane in 10, i giallazzurrini ci provano in tutti i modi e quando a 3’ dai supplementari l’estro di Favale cloroformizza mezza difesa emiliana, Stampete non perdona. Il momento della gioia è là, a portata di… artigli. Che i ‘leoncini’ non si lasciano sfuggire. Come nelle favole più belle.
Ufficio Stampa Frosinone Calcio