GORI, L’UOMO DEI RECORD IN 90′: “PRENDIAMOCI QUESTA SALVEZZA E RIPARTIAMO DA CAPO”

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REGGIO CALABRIA – Ha chiuso la stagione con due traguardi personali: 200 gare di campionato con la maglia del Frosinone e 228 presenze totali in giallazzurro. Mirko Gori nel Frosinone è l’anello di congiunzione con 9 anni di calcio tra Lega Pro e ben due stagioni di serie A. E tocca a lui la ribalta nella conferenza stampa finale nella mixed zone del ‘Granillo’.

Che cosa rappresenta per te questo traguardo? Sei il giocatore in attività con più presenze (228, scavalcato D. Ciofani fermo a 227, ndr) con la maglia del Frosinone.

“Sicuramente un bel traguardo, non nascondo la felicità. Pensando alla prima volta in cui ho messo la maglia del Frosinone: sognavo un percorso del genere ma non ci credevo davvero. E oggi sono felice anche per la vittoria che è arrivata”.

Mirko, cosa non ha funzionato in questa stagione? C’è amarezza per non aver centrato almeno i playoff?

“Avevamo tutte le carte in regola per giocarci i playoff fino alla fine. Dire oggi quello che non ha funzionato sarebbe anche difficile. Sicuramente anche noi del gruppo ci abbiamo messo del nostro perché in alcuni frangenti potevamo fare di più. Però purtroppo esistono anche le stagioni in cui non si riescono a raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati”.

Sei una delle bandiere di questa squadra, da parte tua è doveroso un pensiero ai tifosi del Frosinone.

“I tifosi del Frosinone almeno nei miei confronti sono stati sempre fantastici. Con loro ho un rapporto bellissimo. Sono un tifoso del Frosinone, posso soltanto dire grazie”.

Hai dei rimpianti? Tiferai per il Lecce di Paganini ai playoff?

“Alla fine, le stagioni quando vanno così non bisogna avere dei rimpianti. Il calcio ti dà quello che metti, probabilmente noi non abbiamo messo tutto quello che era necessario per raggiungere l’obiettivo. Che poi era diventato tutt’altro. Non dico che dobbiamo essere felici ma prendere questa salvezza e ripartire da capo. Paganini? E’ normale che tifi per lui, è uno dei miei più grandi amici”.

Che cosa non è andato con Nesta? La mancata promozione dello scorso anno ha pesato sul rendimento di questa stagione?

“Credo di sì. Siamo arrivati alla fine della scorsa stagione un po’ stanchi e logori. E probabilmente quella partita con lo Spezia ci ha buttato giù moralmente, poi ripartire dopo una settimana non è stato facile. Poi è arrivato il Covid, non è una scusante ma anche quello ha influito”.

Tu ne hai vissute tante. Come si può ricreare entusiasmo in tutto l’ambiente per la prossima stagione?

“Sicuramente creando una base solida, un mix di giovani e di gente che ha voglia di lottare per questa maglia”.

Mirko, a livello personale hai dei rimpianti?

“La mia stagione è stata caratterizzata da tre mesi di stop per l’intervento alla spalla, ho avuto il Covid durante la riabilitazione. Sono ripartito giocando 90’ a Reggio Emilia dopo 3-4 mesi di assenza. Alla fine qualche rimpianto c’è ma se penso da dove sono partito, ve bene così”.

Giovanni Lanzi

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