HAOUDI: “IL FROSINONE LA PIAZZA GIUSTA, DECISIVE LE PAROLE DEL DIRETTORE ANGELOZZI”
FROSINONE – Una stagione intera da protagonista pur nel travagliatissimo campionato del Livorno gli è valsa l’attenzione di tanti club di A e B. Il Frosinone l’ha spuntata e per Hamza Haoudi, origini marocchine ma italiano a tutti gli effetti è il momento della prima conferenza stampa da giallazzurro.
Haoudi, lei dopo la stagione al Livorno aveva diverse offerte. Perché alla fine ha scelto il Frosinone?
“Avevo diverse richieste, è vero. Sono arrivate sia da squadre di serie A che di serie B, ho scelto Frosinone perché è la piazza giusta per me. Qui posso fare bene per il mio percorso di crescita”.
Per chi non la conosce ancora, che tipo di giocatore è e come è arrivata la chiamata del Frosinone?
“Mi considero una mezz’ala. Quanto alla chiamata del Frosinone è arrivata direttamente dal direttore Angelozzi. Ci siamo visti con lui ed i miei agenti e del Direttore ricordo di aver apprezzato immediatamente le parole. Sono contento e cercherò di dare il mio massimo con questa maglia”.
Cosa ti aspetti da questa avventura a Frosinone?
“Di crescere tantissimo e di affermarsi in questo campionato”.
Quale obiettivo ti poni a livello personale e quale invece l’obiettivo di squadra per questa stagione?
“Per quanto riguarda il mio obiettivo personale, come già detto, è dare il massimo allenamento dopo allenamento, facendo vedere al mister che in questa squadra ci posso stare. La squadra è già un gruppo fantastico, di grande qualità e secondo me nella prossima stagione possiamo fare grandi cose”.
Puoi giocare sia mezz’ala che esterno alto, qual è il ruolo in cui ti trovi meglio?
“Lo scorso anno (con la maglia del Livorno) ho giocato più da mezz’ala che da esterno però all’occorrenza posso fare anche il trequartista. Ma non sta a me decidere la posizione. Spetta al mister, ovunque intenderà schierarmi cercherò di dare il mio meglio”.
Se si deve descrivere quale è la sua caratteristica migliore e su quale aspetto, invece, sta lavorando per crescere?
“Senza dubbio la mia caratteristica migliore è l’uno contro uno, però a me piace anche andare a ricevere il pallone o riconquistarlo, ho visione di gioco. Il mio lavoro di crescita è quotidiano, mi sto applicando per iniziare bene la stagione”.
In una ipotetica, che comunque a prescindere le auguro, chiamata in contemporanea da parte delle nazionali dell’Italia e del Marocco, quale delle due sceglierebbe?
“Bella domanda. Se dovesse davvero accadere, ci dovrò pensare. Però, lo ripeto, ora voglio solo migliorarmi”.