JUVENTUS-FROSINONE 2-2 DOPO 45′
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Rugani; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot (28’ pt Alcaraz), Kostic; Chiesa, Vlahovic.
A disposizione: Pinsoglio, Daffara, Alex Sandro, Milik, Yildiz, Iling Junior, Miretti, Weah, Djalò, Nicolussi Caviglia, Nonge.
Allenatore: Allegri.
FROSINONE (3-5-2): Cerofolini; Lirola, Romagnoli, Okoli; Zortea, Harroui, Mazzitelli, Brescianini Valeri; Soule, Cheddira
A disposizione: Frattali, Turati, Baez, Seck, Kaio Jorge, Reinier, Gelli, Vural, Garritano, Kvernadze, Ibrahimovic, Ghedjemis, Monterisi, Barrenechea.
Allenatore: Di Francesco.
Arbitro: signor il signor Antonio Rapuano di Rimini; assistenti Gamal Mokhtar di Lecco e Paolo Laudato di Taranto; Quarto Uomo Luca Zufferli di Udine; Var Paolo Mazzoleni di Bergamo, Avar Marco Di Bello di Brindisi.
Marcatore: 2’ e 31’ pt Vlahovic (J), 14’ pt Cheddira (F), 27’ pt Brescianini (F)
Note: spettatori: 40.000 circa; angoli: ; ammoniti: 7’ pt Bremer (J); recuperi: 1’ pt
TORINO – Si chiude sul 2-2 il primo tempo all’Allianz con spettacolo no-stop tra Juventus e Frosinone. Bianconeri avanti al 2’ con Vlahovic bravo a sfruttare un po’ di ‘enpasse’ della difesa giallazzurra al completo. Al 16’ il Frosinone perviene al pareggio con un gran colpo di testa di Cheddira. I giallazzurri non si accontentano e al 27’ vanno avanti con un eurogol di Brescianini ma la gioia del vantaggio dura poco perché è ancora il solito Vlahovic a rimettere il risultato in parità sfruttando la marcatura ‘debole’ di Okoli. Poi è il Frosinone che fa tremare ancora la Juve con Brescianini, pallone alto di poco.
SQUADRE A SPECCHIO – Tanto tuonò in settimana che la domenica Allegri… fece chiaramente di testa sua, in barba ai titoli dei giornali. Tra i pali c’è Szczesny, difesa a tre con l’ex Gatti, Bremer e Rugani da destra a sinistra in difesa. Sulle corsie Cambiaso e Kostic, il play è Locatelli, McKennie e Rabiot le mezze ali, quindi la coppia Chiesa-Vlahovic.
E’ un Frosinone inedito allo ‘starting’ dell’Allianz Stadium. Di Francesco opta per il 3-5-2 che – come aveva già detto nella conferenza stampa di venerdi – è in grado di ‘coprire’ anche il 4-3-3. Tra i pali torna Cerofolini, alla sua seconda partita in campionato, la prima in casa con l’Atalanta alla seconda giornata fu vincente e interminabile (ben 112’ di gioco). Davanti a lui la difesa a tre è composta da Lirola, Romagnoli e Okoli da destra a sinistra. Sulle corsie laterali della mediana Zortea a destra e Valeri a sinistra, in mezzo al campo Mazzitelli è il play, Harroui e Brescianini gli interni. Quindi attacco a due con Cheddira e Soulé. Sono ben 5 gli avvicendamenti rispetto alla gara con la Roma: Cerofolini, Romagnoli, Zortea, Harroui e Cheddira.
JUVE-GOL IN AVVIO, POI LA TESTA DI CHEDDIRA – Al primo affondo vero, a 2’ dal fischio d’inizio, la Juve passa: palla lungo linea di Gatti per l’affondo di McKennie, Romagnoli lo guarda a 3 metri, traiettoria al limite dell’area piccola sulla quale si avventa Vlahovic prima sfuggito a Okoli e poi in anticipo netto su Lirola, Cerofolini è battuto con la sfera che gli passa sotto la gamba destra allungata nell’estremo tentativo. Per il Frosinone la montagna è già da scalare ma quanti errori in fila indiana nel giro di 3 secondi! Cheddira al 7’ si procura una opportunità per vie centrali, Bremer lo deve affondare al limite e rimedia un giallo ma la punizione di Soulé non sortisce effetti. I giallazzurri non si abbassano e pareggiano al 14’ con una grande azione manovrata: prima è Brescianini – imbeccato da Soulé – che cerca spazio nel cuore della difesa bianconera, non trova lo spazio e cede il pallone a Zortea che alza la testa, vede il movimento di Cheddira e lo serve, colpo di testa imperioso e gran gol dell’attaccante marocchino, alla sua prima marcatura su azione. Al 16’ break di Zortea alto a destra, galoppata e pallone ceduto a Soulé che, all’altezza del vertice alto di destra, in mezzo a quattro avversari cerca l’incrocio dalla parte opposta, pallone che si impenna un metro abbondante. La squadra di Di Francesco non arretra un millimetro e disegna buon calcio, la Juve è sorniona. Rapuano non è attento in occasione di un fallo (netto) di McKennie su Valeri che aveva giocato d’anticipo. E la Juve al 21’ va dalla bandierina, un po’ di confusione davanti a Cerofolini, alla fine Bremer alza la mira verso la curva. Al 25’ Soulé si infila nel fianco della Juve sul lancio di Zortea, la magia non gli riesce ma la difesa bianconera soffre su questo tipo di verticalizzazioni improvvise.
GOLLASSO DI BRESCIANINI, POI ANCORA VLAHOVIC – Al 27’ azione dal basso del Frosinone che esce con eleganza dal pressing della Juve, transizione da manuale che parte dalla rimessa laterale di Valeri, poi Brescianini di precisione sullo scatto di Cheddira, quindi Harroui centralmente verso Brescianini che in posizione di attaccante centrale entra in area, si prende beffa di Kostic e batte Szczesny con una bordata sotto l’incrocio. Nella Juve esce Rabiot per un problema al piede, dentro Alcaraz. Ma il vantaggio del Frosinone dura poco, appena 4’. Prima è Cerofolini che salva su Vlahovic che aveva aggirato Romagnoli a due passi dalla porta, poi è ancora l’attaccante che, servito ancora da McKennie dopo uno scivolone di Mazzitelli, sfrutta lo spazio che gli concede il difensore scuola-Atalanta e con un diagonale infila alla destra di Cerofolini che si allunga ma non quel tanto che serve per arrivare a compiere il miracolo. Il Frosinone, gioca a testa alta senza speculare, attacca ed è Brescianini che in slalom entra nell’area della Juve e sfiora il 2-3 con una bordata che accarezza la traversa. Mazzitelli si procura l’azione del possibile break con la difesa della Juve posizionata malissimo ma tarda il tocco che avrebbe messo Soulé in porta, Bremer con mestiere ci mette una pezza. Il minuto di recupero serve a sancire un primo tempo scoppiettante e un pareggio sostanzialmente giusto.