LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER GROSSO POST FROSINONE-ALESSANDRIA
FROSINONE – Fabio Grosso arriva in sala stampa dopo il suo collega Moreno Longo che ha voluto nel suo intervento ripercorrere anche i momenti emozionanti della sua esperienza nel Frosinone.
Buonasera mister, due gol da calcio d’angolo è una bella rarità.
“Abbiamo fatto diverse rarità oggi. Sono stati bravi i ragazzi nel portare a casa la vittoria in una partita che non era semplice. Bravi ad impattarla bene, a mettere ritmo e lo spirito giusto. E poi quando la partita sarebbe potuta diventare più semplice, dovevamo sapere di poter fare meglio. Siamo contentissimi ma lo step successivo è di poter pretendere di alzare il livello per continuare a voler realizzare un sogno. Noi queste cose le sappiamo bene. Ripeto: faccio i complimenti alla squadra perché non era facile oggi. Contro un’avversaria che ha messo in difficoltà molte squadre di livello, l’ho detto nel pre-gara e lo nel dico nel post. Chiuderla 3-0 è stato importante. Siamo però consapevoli del fatto che dobbiamo pretendere di più da noi, perché quando le asticelle si alzano dobbiamo starci dentro. E chiedersi di più, provando sempre a migliorare ed a crescere. Questo è un campionato dal livello altissimo. Se vogliamo continuare a pensare di realizzare un sogno, sappiamo cosa dobbiamo fare”.
Una risposta flash su Charpentier? Problema muscolare del quale non si sa ancora nulla?
“Un problema muscolare. Putroppo il giorno prima avevamo perso altri due ragazzi, Garritano e Szymisnki. Ma abbiamo altri a disposizione, tra 3 giorni c’è una partita difficilissima e la prepareremo al meglio. Non credo sia un infortunio di poco conto, per come si è fermato e come è uscito dal campo”.
Come mai ha deciso di togliere Rohden e Boloca ad inizio del secondo tempo?
“La partita si era messa bene per noi, l’avevamo incanalata e con entrambi i ragazzi ammoniti non ho voluto rischiare. Ho messo altri giocatori offensivi perché la richiesta di vincere la gara. Serviva energia. Ci portiamo a casa delle cose positive ed altre che vogliamo rendere allo stesso livello positive”.
La sorpresa iniziale è stata anche la presenza nello schieramento iniziale di Barisic.
“Szyminski non stava bene, sia lui che Garritano dall’altroieri avevano avuto dei problemi. Ho cercato con Szyminski di capire fino all’ultimo se poteva venire in panchina ma abbiamo deciso che era meglio soprassedere. Sono contentissimo della prova di Barisic, ha reagito benissimo. Il calcio ti sottopone a dei momenti difficili ma quando sai reagire come ha fatto lui, a quell’età, è sintomo di qualità importanti”.
Lei prima ha parlato di step di compiere. Due aspetti su tutti: i difensori oggi sono stati quelli che hanno toccato più palloni, in alcune situazioni si aspetta la ricerca di verticalizzazioni e di gioco palla a terra? E poi ad inizio secondo tempo avete fatto fatica ad andare in pressione sull’Alessandria, che poi ha risalito il campo: merito loro o demerito nostro?
“Ha toccato due degli step nei quali si deve pretendere di più. Quando sei con l’uomo in più devi andare a cercare l’avversario con un’altra energia rispetto a come abbiamo fatto noi soprattutto nella prima parte del secondo tempo. Potevamo fare molto meglio. Solitamente i nostri difensori non sono quelli che toccano più palloni, quindi la palla girava un po’ più lentamente. Noi ci siamo accontentati di essere andati in vantaggio. E in quelle circostanze corri il rischio di rimetterli in partita. E poi siamo stati bravi a chiuderla”.
Il Frosinone costruisce tantissimo ma finalizza poco. Sembra che non siamo cinici.
“Noi creiamo tanto quando giochiamo partite come quella di oggi. Se tiri sempre non riesci a creare tanto. Ad occhio e croce, se avessimo buttato dentro i 3 calci di rigore saremmo il miglior attacco del campionato. Ci sono dei momenti nei quali anche io ho la sensazione che potremmo prenderci il rischio di cercare la conclusione in porta. Ma noi in partita creiamo 7-8 occasioni importanti. Se diventassimo pericolosi in tutti quei momenti nei quali si dice il classico ‘tira tira tira’, significherebbe che avremmo fatto uno step in più. Proveremo a fare meglio. Noi finora abbiamo fatto un campionato strepitoso. Mancano ancora 9 giornate, la richiesta è quella di non accontentarsi. La ricerca della vittoria deve essere la nostra caratteristica. Dobbiamo fare meglio certi dettagli, questo sì. Ma possiamo accrescere il nostro livello prestativo che vuol dire fisico, tattico, tecnico e mentale”.
Oggi se avesse potuto, avrebbe tirato le orecchie a qualcuno entrando in campo. Secondo lei in cosa deve migliorare la sua squadra?
“Questo è il classico step di maturità. Ci era capitato nel passato, quando avevamo fatto 4 gol ed abbiamo concesso qualcosa a Benevento. Con l’uomo in più viene la sensazione di poter gestire la partita. Noi invece dobbiamo aggredire le partite, essere protagonisti, senza aspettare che passi il tempo. Poi quando troviamo avversari che ci mettono in difficoltà e che sono più bravi di noi, non sempre si può fare tutto quello che ci piace”.
Un giudizio sul Crotone, prossima avversaria nell’infrasettimanale.
“Affrontiamo una delle 3 retrocesse dalla A, che al di là dei risultati ha sempre fatto ottime prestazioni. Ha qualità importanti. Servirà fare un’altra grandissima gara, sono convinto che abbiamo le qualità per farla”.