LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER NESTA PRE VENEZIA-FROSINONE
FERENTINO – Conferenza stampa del tecnico giallazzurro Alessandro Nesta prima della rifinitura mattutina in vista della partenza per Venezia.
Mister, siamo pronti per questo filotto di vittorie?
«Tutti pensiamo la stessa cosa. L’obiettivo è affrontare le partite per fare punti. Speriamo nei filotti… La squadra è pronta nonostante qualche problemino però ci siamo».
Domani saranno di fronte due squadre con questo cammino: il Venezia ha fatto pochi punti in casa ed ha la più bassa media interna del campionato, appena 0,90 a partita e dall’altra parte il Frosinone che allo stesso tempo ha fatto pochi punti lontano da casa, con una media di 0.91 a partita. Pensa che la partita possa risolversi non tanto sul piano del gioco quanto sul piano degli episodi?
«Guardando le partite in B, tante vengono determinate da episodi. Pescara-Cosenza è stata una di queste: c’è stato un momento in cui la partita sarebbe potuta terminare con qualsiasi risultato, poi gli episodi hanno dato i punti al Pescara. Alcune squadre ad esempio sono più portate a fare punti fuori per caratteristiche di giocatori e del loro gioco però resto dell’idea che ogni partita è a sé».
Ci fa il punto sugli indisponibili?
«Brighenti ha avuto la febbre un giorno ma si è allenato e sta bene, Tabanelli anche ha avuto la febbre ma è tornato regolarmente in campo. Paganini si è fenato ancora e invece non ci sarà. Capuano si è operato, per questa gara è fuori».
Il Venezia ha un impianto di gioco ben definito, che tipo di prestazione servirà?
«Il Venezia sa giocare al calcio e prova sempre a giocare al calcio. I suoi giocatori sono addestrati a guardare dove l’avversario lascia spazi, è una caratteristica importante e loro sono bravi ad infilarsi in quegli spazi. Se il Venezia palleggia molto alla fine trova gli spazi quindi bisogna limitare il loro palleggio. Ma anche loro hanno dei punti deboli».
Detto della indisponibilità di Capuano, la soluzione è Krajnc. Ma nel prosieguo di stagione un cambio di modulo in difesa è impensabile per i motivi che ci ha più volte spiegato? Magari anche in funzione degli avversari?
«Magari sì, ma per 20’-30’ in una partita. Ma il modulo che abbiamo ora ci ha dato garanzie. Io ho fatto di tutto per giocare a quattro, alla fine se sbatti i denti non devi continuare a sbatterli».
In alcune conferenze passate ha detto che la squadra a volte è parsa frenetica, in altre più compassata. Si troverà una via di mezzo? Abbiamo tre centrocampisti centrali, oltre agli altri in ognanico, che ci portano a dire che il Frosinone ha il centrocampo migliore della serie B per qualità. Per far sviluppare il gioco che le piace ci vorrà molto tempo?
«La qualità c’è ma dipende anche da che tipo di qualità. Le nostre mezze ali hanno qualità di inserimento. Magari le nostre mezze ali potranno fare qualche gol in più o mettere in difficoltà le difese avversarie. Ma come caratteristiche non siamo proprio una squadra da palleggio».
L’impianto di squadra lei lo ha già definito nella sua mente. E se diciamo che il Frosinone si schiererà a Venezia come nella ripresa con l’Entella, ci andiamo vicino?
«Allora il cambio di Rohden fu in funzione di qualche problema che stavamo avendo sui duelli in mezzo al campo sotto il profilo della fisicità, Gori ci dava un peso maggiore. La formazione di domani? Non mi sbilancio».
Fino ad ora abbiamo visto solo 2 acquisti in campo. E Ardemagn che problemi hai?
«Nessun problema per lui. Ha giocato poco, è un po’ giù di condizione. Sta lavorando per arrivare ad una condizione accettabile. E’ normale, visto che sta facendo un lavoro diverso da quello che ha svolto ad Ascoli. Cosa che ad esempio non c’è stata per Tabanelli, che con Liverani svolgeva un lavoro simile al nostro. E’ anche un problema di adattamento del corpo al nuovo lavoro. Domani? Magari entra…».
A Venezia, su un campo più stretto, sarà possibile vedere attaccanti differenti da Ciano e Dionisi? Per sviluppare un gioco più verticale?
«Abbiamo tanti attaccanti, bisogna farli giocare ogni tanto. Davanti abbiamo giocatori di grande spessore. E fare scelte non è facile. Le scelte le faremo in base alla condizione dei singoli in questo momento e all’avversario, visto che ci siamo già misurati con loro».